Bonus da 800 euro, come funziona e chi può richiederlo: i chiarimenti dell’INPS

Esaminiamo tutte le informazioni dall’INPS, ecco il il bonus da 800 euro, quali sono i destinatari di questa prestazione.

Tra le iniziative rivolte a chi si trova i difficoltà economica non mancano i bonus, destinati in genere a categorie particolari con requisiti specifici. Si tratta spesso di misure destinate a brevi periodi o addirittura una tantum, a seconda dei casi e dei beneficiari.

DONNA CONTA EURO, scritta bonus 800 euro
Bonus da 800 euro, come funziona e chi può richiederlo: i chiarimenti dell’INPS – museoarcheologicoaltavallescrivia.it

Certamente non risolvono la situazione in senso generale, ma possono dare un contributo importante in momenti di particolare difficoltà. Purtroppo le risorse a disposizione non sono molte e quindi le prestazioni di questo tipo non intervengono in tutte le situazioni. Più efficaci sarebbero interventi di tipo strutturale, che risolvessero la radici dei problemi. Ma nonostante tutto i bonus restano importanti in determinati contesti.

Bonus da 800 euro a chi spetta

La misura di cui parliamo è il bonus ISCRO che consente di ottenere da un minimo di 250 euro al mese a 800 euro mensili per un semestre. ISCRO indica (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) destinata alle partite iva che hanno visto calare i loro introiti.

euro colonne monete scritta bonus
Bonus da 800 euro a chi spetta – museoarcheologicoaltavallescrivia.it

L’ISCRO è una misura finanziata nell’ambito del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) non cumulabile con altre prestazioni di sostegno al reddito (del genere NASPI, DIS. COLL. e così via). Si tratta di una misura pensata per gli iscritti alla gestione separata INPS con attività di lavoro autonomo come attività principale e abituale. L’indennità semestrale è erogata a partire dal giorno successivo alla data di invio della domanda.

Una volta ottenuto il bonus non è possibile richiederlo per il biennio successivo. L’importo che si riceve è pari al 25 per cento su base semestrale della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti la presentazione della domanda. la domanda per il 2025 può essere inviata quindi da quanti non già presentato domanda nel 2024 o da quanti hanno visto respinta la domanda presentata.

Gli importi non possono essere inferiori ai 250 euro mensili e non possono superare gli 800 euro, con somme ricalcolate in base agli indici ISTAT dei prezzi al consumo. I redditi ammessi sono quelli da lavoro autonomo (soggetti in regime forfettario, partecipazione a studi associati, attività professionale individuale). Esclusi i redditi da dipendente, parasubordinato, partecipazione a impresa.

L’ISCRO concorre alla formazione del reddito ed è vincolato alla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale. La domanda va inviata all’INPS, con autenticazione SPID, CIE e CNS. La finestra per l’invio della richiesta va dal 16 giugno e si chiude il 31 ottobre.

Gestione cookie