La Gibson rossa di Ritorno al futuro è sparita da 40 anni. Un documentario riapre il caso e c’è chi dice che il mistero potrà essere risolto.
Era il 1985 quando Marty McFly, interpretato da Michael J. Fox, saliva sul palco con una Gibson ES-345 rossa in Ritorno al futuro, una scena diventata iconica nella storia del cinema (e citata a destra e a manca, anche dai Pinguini Tattici Nucleari). Pochi sanno però che quella stessa chitarra è scomparsa poco dopo la fine delle riprese e, da allora, nessuno è più riuscito a rintracciarla. Oggi, quasi quarant’anni dopo e complice un documentario, la ricerca riprende — e potrebbe portare a una clamorosa svolta: si parla persino di un possibile arresto legato alla sua sparizione.
Secondo quanto riportato da Entertainment Weekly, la casa produttrice della chitarra (la Gibson) ha avviato un’indagine ufficiale per ritrovare lo strumento, con il sostegno attivo di alcuni membri del cast originale. Tra questi, Lea Thompson e Christopher Lloyd hanno deciso di unirsi alla missione, lanciando un appello pubblico tramite il sito www.lostToTheFuture.com, dove fan e collezionisti possono inviare segnalazioni anonime. L’obiettivo è raccogliere indizi che possano portare alla risoluzione di questo mistero lungo 40 anni
Alla ricerca della Gibson perduta: un documentario, un mistero e una pista inquietante
La ricerca della Gibson perduta sarà al centro del nuovo documentario Lost to the Future, prodotto da Gibson Films e diretto da Doc Crotzer. Il prodotto audiovisivo in questione promette di mescolare nostalgia, cultura pop e l’investigazione legata a questa mitica chitarra scomparsa, seguendo un approccio simile a quello dei più celebri true crime. Ma non è solo una celebrazione cinematografica: secondo voci di produzione, alcune informazioni raccolte durante le prime fasi della ricerca avrebbero aperto una pista potenzialmente legata a un furto (e si è arrivato a parlare di un possibile arresto).
“Questa chitarra è scomparsa nel futuro”, ha detto Christopher Lloyd nel trailer ufficiale. Michael J. Fox, con il suo consueto umorismo, ha detto in merito a questa scomparsa: “O si è persa nel continuum spazio-temporale… o è nel garage di qualche camionista” – per poi aggiungere, sulla scena entrata nell’immaginario collettivo: “È stato il mio omaggio ai grandi chitarristi che amavo. Non avevo idea di quanto avrebbe influenzato la cultura popolare”.
Il regista del documentario Crotzer ha spiegato che Ritorno al futuro ha segnato profondamente la sua infanzia: “Quella scena mi ha spinto a prendere in mano una chitarra per la prima volta. Per noi, figli degli anni Ottanta, questa è più di una caccia al tesoro: è un viaggio nelle emozioni”.
